differenza tra sanificazione e sterilizzazione

Qual è la differenza tra sanificazione e sterilizzazione?

Qual è la differenza tra sanificazione e sterilizzazione?

L’emergenza Coronavirus e la necessità di limitare il contagio dovuto al virus Covid-19 ha spinto la diffusione di termini quali sanificazione, disinfezione, igienizzazione e quant’altro. Spesso questi termini sono stati utilizzati a caso sorvolando sulle loro reali differenze. Conoscerne il significato esatto mette al riparo da non pochi rischi.
È fondamentale per un professionista capire le differenze tra questi concetti e comprendere quale particolare protocollo igienico-sanitario è previsto o si intende raggiungere.
La pulizia e la sanificazione dei locali, delle apparecchiature, delle attrezzature, degli arredi e degli strumenti di lavoro costituisce un fattore fondamentale nella gestione degli ambienti ad alta frequentazione, al fine di evitare o contenere la trasmissione di malattie infettive, per lo più nelle attuali condizioni di emergenza epidemiologica dovute al virus Sars-Cov-2.
Capiamo insieme quali sono le definizioni di pulizia, sanificazione, disinfezione e sterilizzazione.

Cosa si intende per pulizia?

La pulizia rimuove germi, sporco e impurità da superfici o oggetti. La pulizia funziona utilizzando sapone (o detergente) e acqua per rimuovere fisicamente i germi dalle superfici. Questo processo non uccide necessariamente i germi, ma rimuovendoli diminuisce il loro numero e il rischio di diffusione dell’infezione.

La differenza tra pulizia e sanificazione

La sanificazione riduce il numero di germi su superfici od oggetti a un livello sicuro, come stabilito dagli standard di salute pubblica. Con questo termine si indica l’insieme delle attività volte a rendere sano un’ambiente, vale a dire, sano ed idoneo alla sua destinazione d’uso. Può essere assimilato al concetto più ampio di “igiene” dove si rimuovono fisicamente i germi da superfici e oggetti. Tuttavia, può anche significare una notevole riduzione di carica microbica allo scopo di ridurre il rischio di diffusione dell’infezione. La sanificazione è un processo generalmente un po’ più delicato della disinfezione: in questo processo si rimuovono e inattivano gli agenti patogeni fino a un livello sicuro, spesso con una riduzione da 1 a 5 log (90-99,999%).

Disinfezione con l’utilizzo di sostanze chimiche

La disinfezione si riferisce all’uso di sostanze chimiche per uccidere i germi su superfici o oggetti. Durante questo processo non si puliscono le superfici sporche né si rimuovono i germi, ma si uccidono i germi su una superficie dopo aver pulito.  In questo modo è possibile ridurre ulteriormente il rischio di diffusione dell’infezione, rimuovendo o inattivando microrganismi indesiderati fino a una riduzione di 6 log (99-99,9999%).

Sterilizzazione e tecnica asettica

In chirurgia devono essere seguite regole specifiche. Queste regole si chiamano tecniche asettiche. La tecnica asettica è la base sulla quale si appoggia praticamente ogni attività chirurgica. Queste regole non sono semplici linee guida, ma vere e proprie leggi della sala operatoria e violarle significa sottoporre i pazienti al pericolo di malattie e/o infezioni. In aggiunta alle regole dell’asepsi, vengono seguite delle pratiche che assicurino che la sala operatoria sia il più possibile pulita e non patogena. In questo caso la sterilizzazione è un processo indispensabile, che distrugge ed elimina tutte le forme di vita microbica e viene svolta in ambito sanitario con metodi fisici o chimici. Durante questo processo si rimuovono e inattivano il 100% dei microrganismi.

Riduzione logaritmica della carica batterica

ll numero di log è uguale al numero di 9 che esprimono il coefficiente di abbattimento esercitato nei confronti
della pressione infettiva
. Di conseguenza, possiamo ricavare le seguenti percentuali di inattivazione:

  • Abbattimento 1 Log = inattivazione 90%
  • Abbattimento 2 Log = inattivazione 99%
  • Abbattimento 3 Log = inattivazione 99,9%
  • Abbattimento 4 Log = inattivazione 99,99%
  • Abbattimento 5 Log = inattivazione 99,999%
  • Abbattimento 6 Log = inattivazione 99,9999%
  • Abbattimento 7 Log = inattivazione 99,99999%
  • Abbattimento 8 Log = inattivazione 99,999999%
  • Abbattimento 9 Log = inattivazione 99,9999999%
  • Abbattimento 10 Log = inattivazione 99,99999999%

L’utilizzo del vapore per una corretta sanificazione

È noto che una temperatura di 80 °C (176 °F) o superiore sulle superfici di contatto rimuove la maggior parte dei batteri e inattiva la maggior parte dei virus. Con un tempo di esposizione prolungato da pochi secondi a 30 minuti (a seconda dell’agente patogeno), anche la temperatura di 60 °C (140 °F) è in grado di rimuovere o inattivare gli agenti patogeni.
Il vapore raggiunge temperature elevate e questo garantisce una completa sanificazione e inattivazione di virus e batteri presenti nell’ambiente con un solo trattamento.

Inoltre, la sanificazione a vapore non richiede l’utilizzo di detergenti chimici ed è quindi ideale per sanificare ambienti frequentati da molte persone, perché permette di riprendere la normale attività lavorativa subito dopo la fine del trattamento senza rischi per la salute. Il vapore è largamente utilizzato nel settore del food & beverage e in altre industrie manifatturiere per il suo effetto sanificante naturale.

Le soluzioni TPA per una sanificazione efficace, sicura ed ecologica

La sanificazione è sempre stata importante, ma con l’attuale pandemia ha avuto un ruolo decisivo. Stiamo vivendo una crisi sanitaria che la maggior parte di noi non ha mai vissuto prima.
Il Covid-19 ha quasi paralizzato il Paese e minaccia la salute delle persone in tutto il mondo. Scuole e aziende sono state chiuse e gli operatori sanitari stanno affrontando una carenza di forniture mediche senza precedenti mentre si occupano del numero sempre più crescente di pazienti con Covid-19.

Dall’attuale crisi sanitaria possiamo imparare a comprendere l’importanza di una regolare routine di pulizia e sanificazione. Molti dei casi di coronavirus sono stati contratti e trasmessi ben prima che fossimo coscienti di farlo. Più c’è pulizia e sanificazione nell’ambiente in cui viviamo, meglio saremo preparati per evitare di creare ambienti che facilitino la proliferazione dei virus.
Potenzialmente qualsiasi ambiente è soggetto a tali problemi, si pensi ad esempio a luoghi quali palestre, scuole, alberghi, asili, locali pubblici: tutti ambienti in cui vi è addensamento e ricambio di persone.
Il vapore è estremamente versatile e si può usare per sanificare molteplici ambienti.

I punti di forza dei nostri generatori di vapore dotati di filtro ad acqua brevettato e lampada germicida UV-C sono:

  • Processi di pulizia efficienti: Sanificazione e aspirazione veloce, in un unico step
  • Bassi costi di gestione: Non servono ulteriori detergenti o strumenti extra per la pulizia
  • 60% più veloce: Pulizia di tutte le superfici con una macchina sola
  • 93% in meno di utilizzo d‘acqua: Abbattimento incredibile dei costi rispetto alla pulizia con metodi classici
  • Potenza costante nella pulizia: Vapore continuo grazie alla caldaia brevettata associata a dei pratici serbatoi di ricarica
  • Prodotti certificati TÜV SÜD, HACCP e NSF: Consigliati per la pulizia professionale in industrie alimentari, bar, ristoranti, pasticcerie.
  • Igienicamente pulito: Sistema di filtraggio brevettato con lampada germicida UVC che elimina muffe, virus, germi e batteri fino al 99,9 % (LogStufe 2.89 ± 0.15)

Aumenta l‘efficienza della tua attività anche nella sanificazione. I nostri innovativi generatori a vapore domestici, professionali e industriali, si distinguono per l‘ottimizzazione dei processi di pulizia e per l’alta efficienza di filtraggio. La formula vincente è molto semplice: un miglior risultato di pulizia, in poco tempo.
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